VIDEOSORVEGLIANZA, NORMATIVA GDPR,
ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO
Circa la metà del valore di un impianto fotovoltaico è data dal costo dei pannelli e dei cavi per cui, fin dagli albori dell’epopea fotovoltaica, nacque un inatteso ma fiorente business parallelo per ladri e ricettatori.
Gli EPC ed O&M contractor si trovarono quindi costretti ad intervenire urgentemente, alcuni esternalizzando le attività ed altri, come MEG contractor, internalizzandole per maturare una propria esperienza in tema di videosorveglianza ed impianti di allarme.
Nel tempo, dalle installazioni fotovoltaiche - un impiego particolarmente gravoso a causa dell’esposizione ambientale, della gestione dati interna e della trasmissione dei dati all’esterno - la realizzazione di impianti di allarme e videosorveglianza si è spostata alle applicazioni industriali e domestiche.
L’oggetto della ripresa - che prima era rappresentato da una distesa di pannelli con la natura a fare da sfondo - diventano quindi le persone fisiche, i titolari di azienda, i dipendenti, i collaboratori esterni ed il pubblico.
Questo aspetto porta con sé una radicale modifica delle normative tecniche ed amministrative che stanno alla base della progettazione e della realizzazione degli impianti.
Dal 25 maggio 2018 è entrato in vigore il Regolamento UE 2016/679, più noto come GDPR (General Data Protection Regulation), che ha il preciso scopo di proteggere il trattamento dei dati personali delle persone fisiche e che quindi impatta fortemente sul settore della videosorveglianza ed in particolare nelle applicazioni in cui si riprendono luoghi di lavoro con dipendenti e pubblico.
Il mancato adeguamento alle normative comporta pesanti sanzioni amministrative - fino al 4% del fatturato annuo - e penali, oltre ad un contenzioso in sede civile.
MEG contractor segue le società - siano esse aziende o uffici - nella progettazione, nel corretto posizionamento dei dispositivi e nell’installazione degli impianti di videosorveglianza e conservazione delle immagini, svolgendo tutte le pratiche necessarie ad ottenere dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro l’autorizzazione all’impiego dell’intero sistema.